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La perfezione dell’imperfezione
giada mete
Uno degli aspetti importanti dell’Architettura Olistica è l’Impermanenza, il trascorrere del tempo, il cambiare delle stagioni, il cambiare delle persone, la transitorietà e l’imperfezione.
Concetto che si scontra inesorabilmente con il desiderio di perfezione e staticità che oggi è richiesto nella realizzazione di una casa, desiderio che nasce dalla consultazione di perfette riviste patinate e immagini web studiate ad arte, dalle mode che ci rivelano le ultime tendenze alle quali non possiamo rinunciare perchè non puoi non avere l’ultimo colore di tendenza in casa. Ma anche qui accade qualcosa in sordina, tutto cambia nel giro di un anno o poco più e così nuova corsa per rincorrere la perfezione di un mondo nel quale tu non sei il protagonista e la tua casa è solo un contenitore di oggetti scelti da qualcun altro.
Risultato di tutto questo? Stress, ansia e depressione. Quando si parla di casa, noi diventiamo la somma di desideri visivi, desideriamo ciò che vediamo, se non lo otteniamo ci siamo persi uno status sociale, siamo tagliati fuori da qualcosa che in realtà non esiste.
A tutto questo c’è solo una soluzione: mettiti in pausa!
PRENDITI UNA PAUSA
Respira e diventa consapevole prima del tuo respiro, poi del tuo corpo, poi delle tue sensazioni, poi delle tue emozioni, poi della poltrona sulla quale sei seduto, poi della stanza nel quale ti trovi, poi della casa, poi del quartiere, poi della città, della regione, della nazione, della terra, dell’Universo.
Esattamente, sei una parte dell’universo e come tale, sei perfetto così come sei!
Cosa c’entra tutto questo con la casa?
La tua casa sei tu e solo nel momento in cui ne prendi consapevolezza puoi abbracciare la perfezione della sua imperfezione.
ACCETTA L’IMPERFEZIONE
Accettare l’imperfezione ha in sè due facce, da un lato ti mostra amorevolmente chi sei, ti mostra la tua unicità, l’originalità che puoi infondere negli spazi nei quale vivi. Dall’altro ti offre la possibilità di migliorare e crescere
In Giappone c’è un termine per indicare questo approccio: Wabi-Sabi, che ci insegna a distaccarci dalla ricerca della perfezione assoluta.
In realtà io non amo le etichette, e quando ho scoperto questa filosofia, mi è piaciuta molto, ma credo che ogni cosa debba essere recepita nella giusta misura e con rispetto per la nostra cultura. Ma se vuoi puoi approfondire tu stesso, ti lascio qui un link utile.
SII TE STESSO
Hai osservato te stesso con amore e adesso osserva la tua casa riservandole lo stesso calore. E’ il luogo che ti permette di svolgere gran parte della tua vita, è il tuo nido, l’utero che ti accoglie, ti protegge e ti nutre, è il luogo nel quale stai crescendo.
Guardati intorno con amore e sii onesto con te stesso, cerca di capire quali sono le cose che non vanno:
- l’angolo di quella stanza non corrisponde all’immagine che ieri hai visto sul web?
- la stanza nella quale ti trovi non ti corrisponde e senti un disagio?
- sei sempre alla ricerca di perfezionare gli ambienti?
Rifletti e confrontati, tutto ciò che vedi è impermanente e puoi cambiarlo, ma soprattutto puoi aggiustarlo, ripararlo, puoi trasformarlo dandogli una nuova vita, puoi permettergli di raccontare una storia (che poi è la tua!).
Preferisci pezzi unici, recuperati, fatti a mano, materiali naturali, ma non voglio che passi il messaggio di economico, tutto deve essere in relazione a chi sei, alle tue possibilità…
Prima di ogni cosa devi darti il permesso di essere te stesso.
Solo così potrai realizzare, con amore, la tua casa impermanente e imperfetta, ma perfetta per te perchè sarà la fonte di nutrimento continuo della tua crescita personale.
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