VASTU: il terreno
giada mete
Iniziamo a entrare in merito hai parametri prettamente legati alla qualità dell’abitazione, e come tutti sappiamo il terreno è il primo e fondamentale punto di partenza.
Senza un terreno sul quale costruire non ci sarebbe una casa! (passatemi la banalità).
A questo punto è importante avere degli strumenti che ci permettono di comprendere le caratteristiche qualitative di un suolo e lo faremo tramite due test, riportati negli antichi testi di Vastu. Lo so, molti pensano che oggi esistono sistemi molto più avanzati per comprendere la natura di un terreno, ma io penso che le vecchie tradizioni non vanno sottovalutate , inoltre questo procedimento crea già un forte legame con l’area che accoglierà la nostra casa quindi, procediamo:
Una volta individuato il terreno che ci interessa analizzare andiamo a scavare due buche della dimensione di 50 x 50 x 50 cm
La prima buca la riempiremo di acqua e osserviamo cosa accade:
- L’acqua si assorbe rapidamente in meno di 1 ora, indica che il terreno è prevalentemente sabbioso, quindi non abbastanza solido a sostenere la fondazione.
- L’acqua si riassorbe in più di 1 ora, il terreno è buono.
- L’acqua non viene assorbita o si assorbe con difficoltà, indica un terreno argilloso che causerebbe forti problemi di umidità alla fondazione, richiedendo maggiori costi di costruzione.
Inoltre bisogna tenere conto della formazione di fori o crepe, dopo l’assorbimento dell’acqua, che riducono la qualità del terreno.
La seconda buca andrà, invece, riempita nuovamente con il suo stesso terreno:
- La buca si riempie, ma avanza del terreno, la terra è buona
La buca accoglie completamente il terreno scavato, la terra è di media qualità - La buca non viene completamente riempita, il terreno non è buono, poiché prevalentemente argilloso e denso.
Questo esame ci consente di valutare umidità, densità e aerazione del terreno.
Va da se che terreni idonei alla coltivazione con ottime qualità agricole sono sicuramente una scelta ottima e fortunata, poichè questo tipo di terreno ha in se le qualità della “ricchezza” che trasferirà anche alla casa che vi sorgerà. Inoltre questo tipo di terreni sono particolarmente idonei dal punto di vista strutturale.
Al contrario terreni roccioso, oltre ai gravosi oneri di costruzione per l’adeguamento dell’area ad accogliere una fondazione, riportano a un senso di aridità e durezza che non contribuirà ad una sana qualità del vivere.
Un altro aspetto fondamentale per il Vastu è la colorazione del terreno:
Nell’antichità il colore del terreno era legato alle caste
BIANCO= Brahmans (sacerdoti e intellettuali)
ROSSO= Kshatriyas (guerrieri e nobili)
GIALLO= Vaisyas (mercanti e artigiani)
NERO= Sudras (servitori)
questa differenziazione, a prescindere dal fattore di rigidezza gerarchica che può vederci o meno d’accordo, cerchiamo di vederla più come una catalogazione di caratteristiche, poichè ha un valore legato all’equilibrio del cosmo, tant’è che questa distinzione si ritroverà spesso in altri aspetti del Vastu. Prendiamo come esempio il ROSSO, come si sa il rosso è il colore legato alla guerra e alla nobiltà, vivere in un luogo che rispecchia queste qualità significa potenziarle nel senso positivo del termine, questo tipo di terreno nutre una qualità di base insita in una tipologia di individui.
Comunque, prima di fare una valutazione cromatica del terreno è ideale scavare circa 3,50 m e nel caso in cui per 90 cm il terreno sia nero mentre negli strati sottostanti si trovano strati di terreno rosso o bianco il terreno può essere considerato buono.
Hai visto come con pochi gesti possiamo trarre tante informazioni?
Il terreno è come un foglio bianco,bisogna conoscerne le qualità per utilizzarlo al meglio e farne risaltare le sue qualità!
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