Il progetto privato
giada mete
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Qualcosa non mi torna!
Qual’è stato il momento in cui un buon progetto ha lasciato il posto al solo arredamento?
Mi sono improvvisamente resa conto che esiste un vuoto professionale che divide quello che si definisce “progetto pubblico” e il progetto “di interni”, quindi mi chiedo: ma il “progetto privato” che fine ha fatto? Quel momento di forte condivisione tra progettista e utente, il momento nel quale il pensiero dell’utente passa attraverso le mani del progettista, filtrato dalla conoscenza di quest’ultimo, come ha fatto a sparire?
Posso dire che un progetto pubblico è una bellissima esperienza e una grande soddisfazione, sicuramente è anche la cosa più ambita dopo tanti anni di studio, ma questo non esclude il fatto che esiste una piccola magia anche nei rapporti con un privato che deve realizzare la SUA casa, quella che ha sempre sognato, quella nella quale costruirà la sua storia personale, individuale o familiare. Quindi…
C’era una volta un architetto che imparò a crescere professionalmente salendo i gradini di una professione affascinate, quanto difficile, ricca di sorprese, di sogni, di idee, di notti insonni, e lo fece iniziando a fare “piccoli” progetti che poi divennero la base di grandi soluzioni. Così nacquero le prime idee che, anche se claudicanti, stavano in piedi (passatemi l’eufemismo!) e la loro vista di insieme era già fantastica e piena di possibilità.
Si, è proprio così che si è costruita la storia della nostra professione, attraverso piccole o grandi case private che hanno messo alla prova coloro che poi hanno costruito la nostra cultura architettonica.
Questo non significa che il progetto privato sia una cavia sulla quale fare esperimenti (io sono contro gli esperimenti su esseri viventi e considerando che per me, la casa è un essere vivente, non ci penso minimamente a utilizzarla a tale fine!), secondo me la casa è l’embrione di una nuova vita e quindi va gestito e pensato con la massima cura.
A questo punto torno a farmi la domanda iniziale:
ma il “progetto privato” che fine ha fatto?
Purtroppo siamo tutti bombardati da mille riviste, da internet, pinterest, tumblr, instagram, ecc., ma ne facciamo il corretto uso? Lo so che quelle case sono bellissime, che la disposizione degli arredi è perfetta e l’immagine ha in se un fascino irresistibile… ma quel divano è lì perchè quel muro è stato realizzato per accoglierlo, se la struttura di una casa (le sue pareti, le sue stanze, i suoi percorsi interni, ecc) non è progettata correttamente, nessun arredo potrà mai restituirci un’immagine “fascinosa”, perfetta e appagante!
Adesso sono curiosa di conoscere il tuo punto di vista!