Architetto vs Interior Design
giada mete
Ho dovuto rispondere a questa domanda un sacco di volte sotto diverse forme:
- Sei Architetto… ti occupi anche di arredamento?
- Sei Architetto, ma ti occupi di ristrutturazioni di Interni?
- Visto che sei architetto potresti seguire il progetto, che per gli interni ho un mio amico che ha il negozio…
E ogni volta non riesco a gestire la risposta, troppo articolata, troppo complessa per una domanda formulata su due piedi, così per discutere. Inoltre, non sono sicura che la scissione tra queste due competenze abbia davvero un senso.
Ho studiato architettura, so come progettare una casa, so come costruirla, so come empatizzare con i miei clienti, so come aiutarli a tirare fuori le loro passioni e la loro visione.
Ma come posso scindere il mio ruolo?
Nell’era della specializzazione a tutti i costi, mi rendo conto che non riesco a dividere la competenza dell’architetto dalla figura dell’interior design.
Ho seguito una conversazione nella quale si parlava di fare una scelta tra l’essere architetto o interior design e non riuscivo a coglierne il senso, perchè quando penso alla progettazione penso a spazi e immagino questi spazi vissuti da persone.
In questo video ti racconto un pò come la penso!
Le emozioni danno forma ad un ambiente
Partiamo dal fatto che quattro muri delimitano lo spazio di una stanza, ma non posso pensare quei muri indipendentemente dalla vita che si svilupperà in quello spazio. Non è solo un fatto ergonomico, perchè di studi simili sono piene le biblioteche di architettura, sono le emozioni che danno forma ad un ambiente, immagino quelle persone nutrire l’ambiente delle loro emozioni, le immagino sorridere, accogliere amici, mangiare intorno ad un tavolo, vedo crescere la loro famiglia, vedo quel posto speciale nel quale daranno vita al loro sogno professionale. Inizio a immaginare ogni dettaglio, per ogni cliente, per ogni lavoro, in maniera sempre nuova e sorprendente!
Un divano non è un elemento d’arredo sul quale sedersi, ma un luogo sul quale socializzare, parlare con un’amica, abbracciarsi, rannicchiarsi, leggere un buon libro, bere un aperitivo, mangiare, addormentarsi, e mille altre cose. Quel divano per soddisfare le necessità di quella specifica persona che lo acquisterà e lo vivrà, dovrà necessariamente essere posizionato in un certo modo.
Questo significa che non ci sono mille soluzioni per una persona e per la sua casa, o meglio, ci sono tante soluzioni, ma solo una è davvero quella perfetta!
Pensa a due ambienti diversi com una cucina e una camera da letto, possono avere la stessa dimensione, possono essere delimitate dalle stesse pareti, ma cosa rende un ambiente cucina e una camera da letto?
Va bene, in una c’è la cucina e in una il letto, ma in realtà non è così semplice, perchè è il progetto nel suo complesso che rende quella stanza una camera da letto o una cucina. Arredi, accessori e colori non bastano, perchè è necessaria anche la loro giusta collocazione funzionale in quel sistema complesso che chiamiamo casa, è necessario che abbiano un’esposizione corretta, le pareti potranno essere superfici diverse, saranno collegate a stanze diverse, collocate in zone diverse, ecc.
Andando nel dettaglio, non posso decidere di mettere un frigorifero di libera installazione in una cucina pensata con un frigo ad incasso, certo, puoi adattarlo, modificare qualcosa, ma sarà sempre un aggiustamento, non sarebbe più facile pensare quella stanza con una nicchia predisposta ad accogliere il frigo?
Oppure considera la doccia del bagno, la scelta del rivestimento può suggerire risultati davvero diversi!
Esiste un concetto dietro ogni singola stanza, che rimanda a quel discorso più ampio che è la casa!
Ogni casa deve raccontare una storia…
Dobbiamo imparare a percepire la casa come un sistema olistico, nel quale la progettazione deve necessariamente tenere conto di ogni singolo aspetto e della relazione tra ogni singolo aspetto!
Una casa è un insieme funzionale ed emotivo, nella quale non si possono trascurare le parti strutturali, e gli interni non possono essere progettati indipendentemente dal resto, hanno bisogno di seguire lo stesso filo, lo stesso ragionamento.
Non critico chi si occupa solo di interni, ma credo che ci sia bisogno di un dialogo più stretto, io mi avvalgo di diverse collaborazione e per anni, in passato, ho lavorato in un negozio di arredo e so cosa significa, so che dalla giusta collaborazione possono nascere le soluzioni migliori.
L’importante è guardare tutti nella direzione del cliente e della sua casa!
Tu cosa ne pensi? Come percepisci queste due figure professionali?
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