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Trasloco, tra ansia e stress… anche no!
giada mete
Il trasloco è uno degli argomenti che ultimamente mi sta maggiormente a cuore, primo perchè ha caratterizzato la mia vita in passato, secondo perchè quest’anno è proprio un anno particolarmente movimentato, ma andiamo per ordine.
IL TRAUMA DEL TRASLOCO
Il trasloco è tra gli eventi più traumatici che capita nella vita delle persone, addirittura è stato rilevato che sia fonte di vera e propria depressione per alcuni.
Andare a vivere in un’altra casa o in un’altra città, porta destabilizzazione e questo influisce molto sul livello di stress di ognuno, poi quando a farlo è una famiglia, si rischia di creare un focolare esplosivo.
Ma davvero il trasloco è un evento così traumatico?
Di recente ho affrontato un trasloco verso giugno (se mi segui su Instagram l’avrai visto), e probabilmente entro fine anno dovrò affrontarne un altro!
COSA ACCADE DURANTE UN TRASLOCO
In tutti questi anni di “esperienza”, ho avuto modo di osservare ciò che accade quando ci si ritrova a dover traslocare.
Stiamo lì a guardarci intorno pensando a dove mettere tutte quelle cose, a come sarà doverle riorganizzare nuovamente, a cosa succederà alle nostre abitudini così faticosamente consolidate.
Proviamo a cambiare punto di vista, anche solo per un attimo?
Se ci pensi bene l’energia che si nasconde dietro un trasloco è quella del cambiamento e ogni cambiamento ha in sé sempre qualcosa di positivo, anche se in questo momento tu non lo vedi, forse perché dalla casa di cinque stanze ti ritrovi a dover andare in una appartamento molto più piccolo.
Naturalmente ogni caso è a se stante e non è facile tirare fuori delle statistiche o delle indicazioni che vanno bene per tutti, ma è possibile vivere il trasloco come un percorso di cambiamento, e in questo caso possiamo sempre decidere la direzione nella quale andare.
Vediamo se riesco a farti capire questa cosa attraverso la mia esperienza personale.
Negli ultimi due anni ho abitato in una casa che ho amato molto, luminosa, in un posto tranquillo e periferico, con una vista sul mare e perfetta per la mia famiglia, abbiamo dovuto lasciarla perché il proprietario ha deciso di venderla, così ci siamo trasferiti nella casa dei miei nonni materni, una casa che amo tanto, ma ho sempre visto come quello che sarebbe stato il mio studio, perché si trova nella piazza principale, con la Chiesa da un lato e il Municipio dall’altro, con tutti i servizi vicini, ecc. (ma per me non è il posto ideale nel quale vivere!).
Non ero particolarmente felice di lasciare quella casa, ma così stavano le cose e durante i giorni di trasloco mi chiedevo perché stessi affrontando quell’ennesimo trasloco! Dopo i primi giorni di assestamento, con i pacchi in giro per casa, ho capito dove mi stava portando questo cambiamento: concentrarmi maggiorente sul mio lavoro.
Lasciate andare le resistenze ho subito iniziato ad essere super produttiva, a chiarirmi le idee su molti aspetti del mio lavoro e a focalizzare una direzione importante. Addirittura ho anche ricevuto interessanti proposte di lavoro!
Come vedi, ogni evento della nostra vita è un dono!
Ho scoperto di avere un Karma leggermente nomade, perché la mia vita è stata da sempre costellata di traslochi, praticamente il primo trasloco l’ho fatto a 6 mesi, poi ho perso il conto tra traslochi familiari e universitari, ma devo dire di essere felicemente sopravvissuta, senza troppi acciacchi!
COME AFFRONTARLO?
Possiamo farlo in due modi, facendoci travolgere dagli eventi o vivendoli consapevolmente e decidendo la direzione da prendere.
Facciamo un piccolo passo indietro e cerchiamo di capire perché stiamo per affrontare un trasloco
Per fare questo prendiamoci qualche minuto e rimaniamo in silenzio, chiediamoci perché questo evento è entrato nella nostra vita, e verso cosa vuole condurci, lasciamo fluire il pensiero e lasciamo andare le nostre domande, se sentiamo salire l’ansia, respiriamo soffermandoci sul respira che entra e esce dal naso in modo naturale.
Trascorso qualche minuto, prendiamo carta e penna e scriviamo ciò che ci viene in mente, anche se alcune cose non ci sembra che abbiano un legame con l’evento in sé.
Quasi sicuramente, se non abbiamo creato dei blocchi, in quelle righe sarà emerso qualcosa di molto utile, che ci permetterà di affrontare questo cambiamento nel migliore dei modi.
Puoi utilizzare questa tecnica, ogni volta che senti il peso di questi giorni o che lo stress si fa sentire, perché è un modo di focalizzarti sul tuo cammino, sulla tua crescita. Se ci rifletti, moltissime volte la vita ti ha messo davanti un cambiamento forzato, che poi hai compreso a posteriori, come quella volta che hai odiato il posto nel quale lavoravi, ma rimanevi per convenzione sociale (è pur sempre uno stipendio!) finché il tuo capo ti ha licenziato di punto in bianco e per te è stata una liberazione (magari non subito, ma hai raccolto i frutti dopo un pò!).
Quando non vogliamo ascoltare il nostro intuito che ci spinge verso un cambiamento, le forze dell’universo provvedono a rimetterle cose nella giusta direzione!
Adesso raccontami del tuo ultimo trasloco, come lo stai vivendo? com’è andata? Casa ti ha portato di nuovo?
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