MARZO 11, 2014
la casa sensoriale 4: L’OLFATTO
giada mete
![la casa sensoriale 4: l’olfatto la casa sensoriale 4: l’olfatto](https://animarchitettura.com/wp-content/uploads/2014/03/My-Sweet-Rose-908-John-William-Waterhouse1.jpg)
Nella nostra casa sensoriale, l’olfatto è il senso più arcaico, cioè legato alle nostre origini animali è, quindi, il senso che va ad alimentare la nostra parte intuitiva. Se prestiamo attenzione alla nostra giornata, ci accorgeremmo subito quante volte facciamo riferimento al nostro olfatto, il profumo di pasticceria che ci rapisce durante una passeggiata invogliandoci a un piccolo peccato di gola, il profumo del pane appena sfornato, il profumo di un mazzo di fiori che ci accoglie appena entrati in casa, potremmo fare tantissimi esempi e ognuno di essi evocherà tutta una serie di percezioni emozionali. Questo perché gli odori hanno una particolare caratteristica che potremmo definire capacità evocativa o, meglio ancora, memoria olfattiva, ad ogni odore corrisponde un ricordo, ecco perché quando sentiamo l’odore di caffè riusciamo anche a percepirne il gusto!
Questa particolare caratteristica dell’olfatto ne fa un ottimo mezzo per distinguere ciò che ci fa bene da ciò che ci fa male. Basti pensare ad un limone appena colto dall’albero, il suo profumo è inebriante e stimolerà in voi tantissimi suggerimenti sul suo utilizzo, ma pensiamo allo stesso limone andato a male, quante volte aprendo il frigo di casa pensiamo “c’è qualcosa di guasto!” eppure i nostri occhi non hanno visto niente.
Cosa c’entra l’olfatto con la casa? Semplice! Pittura, vernici, smalti… hai mai fatto caso a questi materiali? Quanti in fase di utilizzo hanno pensato “mio Dio che cattivo odore, aprite le finestre!”, il tuo naso ha riconosciuto qualcosa che ti sta facendo male, sono le sostanze volatili e tossiche contenuti in molte pitture sintetiche.
Quando sarà il momento di decidere l’acquisto di una pittura per la tua stanza, prova ad “annusare” i barattoli, testando la differenza fra le pitture ecologiche e quelle tradizionali o, addirittura, prova a pensare ad un intonaco in terra cruda e pigmenti naturali.
![la casa sensoriale 4: l’olfatto la casa sensoriale 4: l’olfatto](https://animarchitettura.com/wp-content/uploads/2014/03/pitture1.jpg)
Hai mai sentito la differenza di odore tra un legname grezzo e uno trattato con collanti o impregnanti tradizionali? In uno si riesce a sentire quell’odore buono di legname e con un olfatto ben allenato se ne potrebbero distinguere le essenze, quello trattato con collanti e impregnanti tradizionali, pur essendo la loro percentuale bassa rispetto alla quantità di legname, ha un odore pungente, quasi plastico.
![la casa sensoriale 4: l’olfatto la casa sensoriale 4: l’olfatto](https://animarchitettura.com/wp-content/uploads/2014/03/7.jpg)
Un’ultima cosa importante, cercha di non eccedere con profumazioni artificiali in casa, il tuo naso te ne sarà grato, quasi tutti hanno odori pungenti e troppo forti, vanno ad inficiare le nostre capacità olfattive, mentre oli essenziali naturali, incensi, trattamenti per mobili con finiture naturali a cera o a olio, profumeranno naturalmente i nostri ambienti.
Scegliendo… a naso, non sbagliamo mai!…