Il paradosso dell’arredamento!
giada mete

Ormai è quasi un anno che sul mio account Instagram utilizzo l’hashtag #arredarenonbasta, quindi, è arrivato il momento di parlare di arredamento!
Ho lavorato per circa 4 anni in un negozio di arredamento, imparando ad amare questo settore e molti dei suoi prodotti, ho imparato la differenza tra prodotto artigianale e industriale e quando sia il caso di utilizzarne uno piuttosto che un altro. Vedo come il settore del mobile sia diventata una moda in continuo cambiamento e come la tv non faccia altro che produrre programmi sul tema, realizzati da chiunque (e pensare che all’Università esistono proprio esami specifici ed esistono anche scuole dedicate solo a questo!) che non fanno altro che gettare nebbia su questo argomento, trasformandolo in un semplice fatto economico, in pratica se hai i soldi compri roba figa, altrimenti ti accontenti di un franchising di arredamento.

Negli anni ho anche provato ad adattarmi, le persone venivano da me a chiedermi se quel divano o quel tavolino potessero andare bene nel loro salotto ma questa domanda evidenziava problemi enormi:
- una scelta vale l’altra
- troviamo un compromesso
- mettiamolo lì così risolviamo quell’angolo
- valutiamo proposte alternative
NO! Una scelta non vale l’altra e NO non è una questione di gusto o stile.
Se ci pensi bene quando stai li a scrollare le immagini di Instagram o di Pinterest non guardi un mobile, ma un ambiente, anzi l’angolo di un ambiente realizzato per accogliere proprio quel mobile, in quel colore, in quel tessuto, ecc., mi piacerebbe che dessi un’occhiata a questo articolo che parla del progetto privato!
Non esistono compromessi non si scelgono i mobili per adattarli al contesto:
“visto che quella parete è vuota ci andrà il divano!”
“Su quella parete ci sono le prese, quindi mettiamo la testata del letto!”
Ho sempre vissuto in case in affitto (ho uno spirito un pò gitano!) e ogni volta è sempre la stessa storia, quella stanza è troppo stretta, quella troppo quadrata, lì c’è una nicchia inutile, ma mai mi sono adattata cercando compromessi.
La testata del mio letto è su una parete senza prese perchè la volevo a est!
La cosa che trovo più preoccupante è che le molte costruzioni vengono realizzate senza un vero criterio e basterebbe realizzare case semi arredate (sapientemente!) o almeno progettate in quest’ottica, dove le cucine sono posizionate, i bagni completati. Mentre qui gli impianti della cucina, il più delle volte, sembrano realizzati da un ceco che da indicazioni a un sordo e poi è anche necessario interpretarli (si, ho visto cose che voi umani non potete immaginare!).
In sostanza, non è l’arredamento che risolve i problemi di un appartamento o una casa mal progettati, se ti rendi conto che l’ambiente nel quale vivi non ti soddisfa, che stai sempre lì a spostare i mobili per trovare la soluzione migliore e poi ti dici che è un’esigenza caratteriale, il problema non sei tu, semplicemente il progetto è fatto male.
Se stai cercando casa, verifica che esista una planimetria con lo schema di massima degli arredi, se non c’è è un parametro di cui il progettista o l’impresa non ha tenuto conto e tu ti ritroverai a dover far quadrare le cose, con risultati approssimativi!
Ti posso garantire, per esperienza, che una casa nella quale ti trovi bene è un luogo dove tutto è al posto giusto, dove quel divano trova facilmente la sua collocazione perché è lì che è stato progettato, non solo perché la parete è vuota o perché ci sono le prese. Questa cosa ha trovato riscontro in tutti i miei progetti dove, ritornando dopo diverso tempo i proprietari non hanno mai spostato nulla, anzi tutto ciò che è stato integrato era in perfetta sintonia con l’esistente.

Una volta una mia cliente se ne arrivò in studio portandomi in studio la proposta di un negozio per la sua cucina, anzi le proposte (4 proposte, parliamone!). Una stanza non può avere mille soluzioni se progettata correttamente, ogni ambiente ha una sua vocazione che va rispettata e naturalmente questa deve essere in sintonia con la natura (non parlo di stile volontariamente!) del cliente.
Ma cosa significa “correttamente”?
Significa che tutto è pensato organicamente, bisogna pensare le costruzioni come organismi nella loro totalità e non come insieme di singole parti progettate individualmente: strutturale, impiantistica, decorativa, arredamento, ecc.
E’ necessario progettare tenendo sempre presente la complessa interazione che esiste tra ogni parte e il tutto, ma soprattutto tra la casa e chi la abita!
Shanti!
Adesso tocca a te…che cos’è per te l’arredamento?
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