ARCHITETTURA OLISTICA:
Costruire una casa in legno
giada mete
Qualche tempo fa se mi segui si Instagram in un mio post ho annunciato l’idea di trattare l’argomento delle costruzioni in legno, non è un tema casuale perchè sono la mia passione da sempre!
La cosa che mi ha fatto davvero piacere è l’aver notato un interesse nascente verso queste costruzioni e finalmente adesso se ne parla, non in maniera tecnica è promozionale, ma attraverso un video su YouTube di qualcuno che ha scelto di vivere in una casa in legno in Italia. Il video in questione è quello de “L’angolo del Focolare” uno dei primi canali che ho iniziato a seguire su YouTube diversi anni fa. Ascoltare il loro punto di vista mi ha riacceso una passione che negli ultimi anni avevo abbandonato dopo tanti tentativi e altrettanti insuccessi.
La scelta del legno non è una scelta facile e in una cultura, nella quale siamo ancora convinti che il cemento armato sia il materiale più valido nelle costruzioni, è stato davvero difficile “sopravvivere”.
Ma la sostanza è che non ho mollato e continuando a studiare ed approfondire questo materiale, scoprendone mille qualità e vantaggi.
Oggi ti introduco l’argomento parlandoti un pò della mia esperienza con questo materiale e cosa ne penso in linea generale.

Durante gli anni di Università mi sono scontrata con questa frase dell’Architetto Louis I. Kahn che ha cambiato inesorabilmente la visone che avevo di questo lavoro, trasformandola in un approccio filosofico, davvero lontano dal concetto di architettura estetica che aleggiava in quegli anni tra i corridoi della Facoltà.
Louis I. Kahn ha aperto il percorso alle domande, al non dare mai niente per scontato, all’andare oltre le apparenze e alla necessità di sviluppare un approccio empatico con il materiale che scegliamo di utilizzare.
Parliamo sempre di ascolto, ma quante volte abbiamo ascoltato la “voce” di ciò che definiamo “inanimato”?
CHE COSA VUOLE ESSERE IL LEGNO?
C’ho riflettuto tante volte, alla fine ciò che emerso è stato questo…
Il legno è struttura e il tronco di un albero è un pilastro in natura.
E’ così che ho iniziato ad appassionarmi a questo materiale, studiando ogni applicazione tecnologica possibile, dalle applicazioni rudimentali delle prime case in legno, agli edifici “a gabbia”, al sistema giapponese, fino al sistema chiamato “Balloon Frame”, per arrivare all’uso dei semilavorati.
Ogni nuova tecnologia è stata una scoperta affascinante.

QUALI SONO I SUOI VANTAGGI?
Io sono davvero convinata che il legno abbia innumerevoli vantaggi, se utilizzato nel rispetto delle sue qualità.
Pensa che è l’unico materiale con il quale nella storia dell’edilizia, è possibile costruire un edificio interamente a partire dalle fondazioni, fino ad arrivare agli infissi. Inoltre è molto versatile perchè può essere utilizzato sia per costruzioni di tipo artigianale (cioè realizzate in loco) che di tipo industriale (lavorati e semilavorati). Il legno è un materiale che ha molti pregi, te ne riporto alcuni:
- È certamente un materiale sicuro e sostenibile, se utilizzato senza subire eccessivi trattamenti o associato a materiali plastici, possiamo definirlo sicuro per l’uomo e l’ambiente, perchè evita che nell’aria ci siano dispersioni di sostanze tossiche (VOC). E’ sicuro e sostenibile anche in fase di produzione e messa in opera. Un dato importante se vogliamo avvicinarci ad un approccio olistico nella progettazione.
- Si presta ad una realizzazione veloce. Non esistono tempi di attesa tra le fasi costruttive come per esempio la stagionatura del cemento e nel caso dei semilavorati è necessaria solo un’operazione di assemblaggio in cantiere e in 3-6 mesi la casa è finita, compatibilmente con la tecnologia utilizzata e le dimensioni.
- Una casa in legno è idonea ad ogni condizione climatica. Questo perchè il legno è un isolante naturale, con una trasmittanza molto bassa, cioè impedisce che una determinata temperatura si trasferisca da un ambiente ad un’altro, pensa che in climi molto freddi si realizzano case sovrapponendo semplicemente dei tronchi a incastro che non necessitano di alcun isolante, questo perchè possiamo dire che il materiale fa da barriera alle temperature alte esterne e contemporaneamente evita che il calore si disperda verso l’esterno. In pratica se questo materiale si associa una progettazione corretta, con una corretta contestualizzazione ambientale, possiamo dire che una Casa in legno è una struttura a prova di qualunque disagio climatico.
Anche al mare può ritenersi un valido materiale, purchè opportunamente utilizzato e manutenuto. - È un organismo vivente. che il legno sia lavorato ho semilavorato, rimane comunque un materiale vivo che si adatta nel tempo, le sue fibre si dilatano con il calore e si restringono con il freddo, l’esposizione all’atmosfera ne modifica la colorazione. Proprio la sua capacità di adattamento ne fa un materiale longevo e durevole nel tempo.
- E’ perfetto per le costruzioni in zone sismiche, il suo utilizzo nasce proprio in zone ad alto rischio sismico, come il Nord America, il Giappone e la Cina. Pensa alle pagode giapponesi che lavorano con sistemi a incastro vanno a dissipare l’onda sismica attraverso micro movimenti strutturali calcolati. immagine
- Il legno ha un eccellente comportamento al fuoco, in fase di incendio grazie al fenomeno della carbonatazione un elemento in legno bruciando crea uno strato di carbone che protegge il cuore strutturale dell’elemento, allungando la resistenza del materiale ed evitando il collasso della struttura.

QUINDI NON HA DIFETTI?
Purtroppo va detto che le case in legno non sono propriamente tutte sostenibili come molti vogliono far credere. Quando anni fa iniziai la mia ricerca per portare questa tecnologia avanti mi scontrai con aziende che proponevano strutture in legno realizzate con pannelli sandwich dove all’interno erano presenti isolanti plastici. L’utilizzo di questi isolanti all’interno di una parete in legno neutralizza le caratteristiche di traspirabilità naturali di questo materiale, d’altronde come abbiamo visto il legno in sé è già un ottimo isolante.
Inoltre il legno lamellare molto utilizzato nell’ambito delle costruzioni in legno è un materiale che viene realizzato attraverso l’incollaggio di lamelle di legno con collanti poliuretanici (PUR) o a base di formaldeide, così come alcuni semilavorati di ultima generazione, collanti che non possiamo definire con tranquillità ecologici o esenti da emissioni.
In merito alla formaldeide, si conoscono ormai tutti i rischi, tant’è che si sta cercando di ridurne il consumo e l’applicazione, ma per quanto riguarda i collanti poliuretanici la presenza di isocinati non ne fa un prodotto sicuro al 100%.
Voglio sottolineare che quando parliamo di ecologia e sostenibilità, questa si intende non solo per chi usufruisce del prodotto finito, ma anche in merito ai prodotti di scarto immessi nell’ambiente in fase produttiva e per coloro che lavorano alla produzione del semilavorato.
Naturalmente niente impedisce l’utilizzo di questi materiali e queste tecnologie se fatte consapevolmente, cioè fai semplicemente attenzione a chi ti propone una struttura in legno, spacciandola per ecologica e sostenibile e poi va ad utilizzare collanti tossici o isolanti in polistirene, considerando che esistono infiniti isolanti naturali, come la canapa, il sughero, la lana di pecora, le fibbre di cocco, ecc.
Se stai pensando di costruire in legno rifletti anche sul fatto che non significa semplicemente scegliere una tecnologia rispetto ad un’altra, ma è la scelta di uno stile di vita, più naturale e in sinergia con l’ambiente.
Tu cosa ne pensi in merito a questo argomento?
Raccontamelo nei commenti.
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